Spymail, the malware that spies on our private messages. Who it affects

A study warns against spymail, an insidious tracking system that monitors our web habits. Here's how it strikes

After the case of the cyberspionage central discovered in Italy a few days ago and that led to the arrest of two Romans, new bad news arrives as far as computer security is concerned.

According to Paul Everton, founder of MailControl, the personal data of private users and companies would be in danger because of a threat that has grown considerably in the last year: the spymail. Spymail is an email that contains malicious code that spies on users' habits. Le informazioni raccolte vengono poi usate dagli hacker per delineare i “profili” dei loro target, personalizzando così i tentativi di phishing. Un po’ come avviene nel marketing, tanto è vero che nella maggior parte casi il sistema di tracking è usato anche dalle aziende. Il problema sorge quando i dati finiscono nelle mani sbagliate.

Spymail tracker, come colpisce

Questa nuova minaccia non risparmia nessuno, soprattutto perché, come sostiene sempre Paul Everton, è difficile da individuare. Il funzionamento di questa cyber arma è subdolo. La spymail è infatti in grado di tracciare quante volte un’email è stata aperta, a chi è stata inviata, la tipologia di link aperti e addirittura può carpire informazioni sul device usato per leggere il messaggio di posta. I dati acquisiti poi vengono utilizzati, come visto, dai pirati informatici per “personalizzare” i loro attacchi.

Tentativi di phishing più mirati

hacker-digita.jpgFonte foto: Shutterstock

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Secondo MailControl, un’azienda specializzata in sicurezza nel campo delle email, ci sono tre categorie di mail tracking: tracking di marketing collettivo, comportamentale e individuale. La prima forma raccoglie informazioni quantitative, valutando il tasso di risposta degli utenti. Sono usate soprattutto per realizzare campagne email e sono legittime. Gli altri due sistemi di tracciamento sono più insidiosi. Il tracking comportamentale, utilizzando dei cookies, controlla le email e monitora le abitudini web degli utenti. Infine la terza tecnica riesce ad acquisire informazioni più precise e a costruire un profilo dettagliato del singolo utente.

Dannose anche per le aziende

I problemi sorgono perché i sistemi anti spam categorizzano le e-mail malevoli come affidabili proprio perché sembrano “tagliate” su misura per gli utenti. Gli spymail sono dannosi soprattutto per le aziende. Conoscendo i comportamenti web dei dipendenti, gli hacker hanno in mano una serie di informazioni che in alcuni casi possono anche riguardare dati riservati. E se i tentativi di phishing vanno a segno, l’intera sicurezza aziendale è a rischio.

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