Trump effect on hi-tech: if Bitcoin laughs, others cry

The United States elected its 45th President overnight between November 8 and 9. But what will be the effect of Donald Trump on hi-tech? Let's try to understand it

Somewhat surprisingly, Donald Trump has been elected 45th President of the United States of America, beating the Democratic challenger Hillary Clinton quite clearly. Reactions to the electoral result were not long in coming and they are not exactly all positive.

Exchanges all over the world, including Wall Street, seem not to have yet digested the verdict of the polls and record heavy losses. The stock markets, however, are not the only ones to have reacted negatively to the election of Donald Trump: the whole world of hi-tech and innovation has greeted the news with dismay and frustration. L’unico che sembra festeggiare è il Bitcoin: la moneta digitale ha visto salire le proprie quotazioni già nel corso dello spoglio, per poi far registrare una forte crescita quando è arrivata l’ufficialità dell’elezione di Trump. Insomma, il prossimo quadriennio presidenziale non sembra iniziare sotto i migliori auspici.

Bitcoin nuovo “bene rifugio”

La moneta crittografica per eccellenza torna a toccare i suoi massimi da mesi a questa parte nei minuti immediatamente successivi alla conclusione dello spoglio elettorale. Rispetto alle quotazioni delle ultime settimane (circa 700-710 dollari), il Bitcoin è repentinamente salito verso quota 740 dollari, facendo segnare un incremento del 6% circa nell’arco di poche ore.

bitcoin2.jpgFonte foto: Web

Andamento delle quotazioni dei Bitcoin nella serata statunitense

La moneta digitale sembra godere di ottima fama tra gli esperti di economia: al pari dell’oro, infatti, è considerata un bene rifugio nei momenti di difficoltà, come quello che gli Stati Uniti sembrerebbe dover attraversare nei prossimi mesi. Investitori alla ricerca di una valuta sicura e stabile, dunque, hanno deciso di investire sui Bitcoin, facendone schizzare la valutazione alle stelle.

Alla ricerca di una via di fuga

Allo stesso modo, anche una parte degli statunitensi sembra non aver gradito l’esito dell’urna elettorale. Da cosa si intuisce? Dal volume delle ricerche di Google e dal portale dedicato alle pratiche necessarie per trasferirsi in Canada e diventare cittadino canadese.

telegraph.jpgFonte foto: Twitter

Il tweet del Telegraph con l’andamento delle ricerche per “Emigrate”

Nel primo caso il quotidiano britannico The Telegraph fa notare come il termine “Emigration” sia stata la parola più cercata nella nottata americana dai cittadini statunitensi, che hanno tentato di informarsi anche sulle modalità di espatrio in Canada (in questo caso, la keyword più cercata è stata “Canada immigration”).

canada.jpgFonte foto: web

Sito web irraggiungibile a causa del traffico elevato

A confermare questo rinnovato interesse nei confronti dei cugini canadesi c’è anche il crash ripetuto del portale Citizenship and Immigration Canada: a causa dell’elevato flusso di visitatori e richieste di accesso al sito, il server è risultato irraggiungibile per diverse ore, infrangendo così il sogno di quanti speravano di trovare una via di fuga al di là del confine nord.

Sicurezza informatica & hacker

Alcuni analisti statunitensi, inoltre, hanno provato a prevedere (programma elettorale alla mano) quale sarà l’impatto dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Gli analisti, in particolare, si concentrano su alcune dichiarazioni del prossimo Presidente USA riguardanti la cybersicurezza e le misure da mettere in campo per fronteggiare il crescente numero di attacchi DDoS cui si è assistito negli ultimi tempi. Trump's attitude, the ArsTechnica portal points out, has been rather undecided: on the one hand, he questioned the role played by Russian hackers in stealing tens of thousands of emails regarding Hillary Clinton and spread throughout the electoral campaign; on the other hand, he invited US citizens to boycott Apple products because the Cupertino company has repeatedly refused to cooperate with the authorities in a terrorism case (Apple did not decrypt the information inside an iPhone, appealing to the user's right to privacy). The plan for national cybersecurity remains, at least on paper, rather stringent: in Trump's program we read that it will be necessary to immediately review all security policies, forming a Cyber Review Team with personalities from the military, the world of justice and the world of private industry. What will be the role and what will be the tasks of this action group, however, is not known.