Il modulo-laboratorio russo Nauka ha fatto perdere il controllo della Stazione Spaziale per quasi un'ora: i motori si sono accesi per sbaglio.
Erano ormai anni che la Stazione Spaziale Internazionale aspettava l’attracco del modulo russo Nauka, il più grande laboratorio spaziale mai messo in orbita dai russi.
Conosciuto anche come MLM (Multipurpose Laboratory Module), Nauka è stato lanciato con successo lo scorso 21 Luglio ed ha raggiunto la ISS dopo otto giorni di viaggio.
Qualche ora dopo, il modulo ha inavvertitamente acceso i motori, facendo perdere il controllo dell’assetto della Stazione Spaziale.
47 minuti di terrore. Cos’è successo sulla ISS
L’attracco di Nauka alla Stazione Spaziale è avvenuto Sabato poco dopo le 15.00. Appena tre ore dopo, quando l’equipaggio si stava preparando ad aprire il portellone per trasferirsi dal modulo russo Zvezda, i propulsori di Nauka si sono inavvertitamente accesi, destabilizzando la ISS.
La spinta dei motori ha causato un’uscita di assetto che ha fatto inclinare la Stazione Spaziale di 45 gradi, facendola ruotare su se stessa senza controllo per quasi un’ora.
In quei lunghissimi minuti, gli astronauti a bordo della ISS hanno dovuto compiere una manovra di emergenza in grado di raddrizzare la stazione spaziale orbitante grazie alla spinta dei thrusters presenti sugli altri moduli.
La diretta streaming è stata interrotta per tutto il tempo, e i tecnici di terra hanno addirittura fatto preparare Crew Dragon Endeavour per un’eventuale evacuazione. La navicella di Space X è attraccata alla ISS lo scorso Aprile, e appena una settimana fa aveva completato con successo la complessa manovra necessaria per fare spazio a Starliner, la capsula di Boeing attesa sulla ISS per il 31 Luglio.
Il lancio della storica missione di Starliner, che tenta per la seconda volta l’attracco alla ISS, è stato rimandato proprio a causa del malfunzionamento di Nauka. Il problema, assicura Joel Montalbano della NASA, "non si è rivelato una minaccia per la salute delle sette persone a bordo", anche se è costato un po’ di carburante per rimettere la stazione orbitante al suo posto.
Nauka, una storia lunga e tormentata
Il più grande laboratorio orbitante mai progettato dai russi ha una storia piuttosto tormentata.
Il progetto di Nauka risale agli anni Novanta, ma la sua costruzione non è stata completata fino al 2004. Nauka sostituisce il vecchio modulo-laboratorio di Roscosmos Pirs, già rimosso dalla Stazione Spaziale dopo vent’anni di servizio.
Il primo lancio di Nauka era previsto per il 2007, ma per una causa o l’altra è stato posticipato svariate volte, arrivando ad annunciare il lancio per l’Aprile 2014.
Nel 2013, però, insieme ai problemi legati alla propulsione venne scoperta una valvola malfunzionante, che costrinse l’agenzia russa a posticipare ulteriormente la messa in orbita di Nauka, stavolta al 2015.
Si arriva così al 2017, quando si scoprì della polvere metallica all’interno dei serbatoi di Nauka, e il lancio dell’enorme modulo scientifico russo venne ulteriormente posticipato al 2020 e poi al 2021.
C’è addirittura chi, in casa Roscosmos, teme eventuali ripercussioni per non aver fermato il progetto sul nascere.
Alessandra Caraffa