Is Pluto a planet or not? The small, icy world at the edge of the Solar System has been its ninth planet for as long as seventy-six: here's what happened next
"A long time ago, in a galaxy far, far away, there was a planet named Pluto." We could start this article this way, borrowing the incipit from Stars Wars, but it would not be correct, because Pluto still exists and is still part of the Solar System, only that it has dropped in category: from "planet" to "dwarf planet".
Discovered in 1930 by Clyde Tombaugh, at the Lowell Observatory in Flagstaff, this celestial body was christened as the ancient Greek god of the underworld by an 11-year-old girl named Venetia Burney.
His extreme remoteness and exaggerated environmental conditions make it appear to us as an enigmatic object that for years we were used to calling "planet" until in 2006 things changed. Here's exactly what happened.
Why isn't Pluto considered a planet?
In 2006, scientists at the International Astronomical Union (IAU) approved the definition of a "planet" as a celestial body that "orbits the Sun, is nearly round in shape, and has cleared the field around its orbit." That definition cuts Pluto off from the Solar System's roster of planets because it doesn't meet the third requirement, which is that it hasn't "cleared the nearby region of other objects."
Practically speaking, there are still too many asteroids and meteorites in Pluto's gravitational orbit around the Sun, which the tiny "ex-planet" has failed to absorb over time as larger planets have.
The conclusion? Pluto is part of the Solar System as a "dwarf planet," a demotion to a small group in which Ceres, Haumea, Makemake and Eris are also included. Tale decisione non ha trovato l’unanimità nella comunità scientifica, anzi!
Alcuni astrofisici, infatti, dissentono sul criterio usato per la declassazione, poiché lo spazio è pieno di oggetti volanti e tutti i pianeti ne hanno alcuni in prossimità della propria "regione vicina". In particolare, gli scienziati dissidenti sostengono che possono esserci altri criteri per accomunare i pianeti: la presenza delle lune e di un’atmosfera, per esempio. Plutone, come vedremo, possiede entrambi.
Plutone non è un pianeta, ma ci piace lo stesso!
Non serve essere un pianeta con la "P" maiuscola per avere un seguito appassionato. Plutone ne è la dimostrazione: da quando ha perso il suo ‘status’ di pianeta maggiore ha cominciato ad attirare l’attenzione di curiosi e appassionati di astronomia, come mai prima di allora.
Ecco 6 curiosità che rendono Plutone il "pianeta nano" più ‘rock’ dello spazio:
- A seconda di dove si trova nella sua orbita oscillante, può essere distante fino a oltre 6 miliardi di chilometri dalla Terra.
- La temperatura media può scendere a –200 gradi Celsius.
- Il ghiaccio che ricopre la sua superficie non è ghiaccio d’acqua, come quello terrestre, ma ghiaccio composto da azoto e metano.
- La luce del Sole arriva flebilmente sulla sua superficie, motivo per il quale appare come un corpo molto scuro.
- Lo sapevi che la NASA ha un sito Web che ti consente di vedere quello che gli scienziati chiamano "Pluto Time", ovvero l’ora su Plutone? È sufficiente inserire la posizione e la località (può bastare Italia), per scoprire a che ora guardare fuori dalla finestra e capire come è la luminosità su Plutone nel suo mezzogiorno, ovvero nell’ora più brillante della giornata. Ti accorgerai che coincide con il nostro tramonto, oppure con le prime ore dopo l’alba.
- Sono cinque le lune (i satelliti) di Plutone e si chiamano Caronte, Stige, Notte, Idra e Cerbero. Il più grande, Caronte, è circa le metà delle dimensioni del pianeta nano. Per fare un confronto, la nostra Luna è poco più di un quarto della grandezza della Terra. La conseguenza di questo rapporto ‘sballato’ è che la forza di gravità di Caronte richiama Plutone a oscillare nella sua orbita.
Plutone ha una festa tutta sua, che viene celebrata ogni anno dalla comunità scientifica internazionale. Si chiama Pluto Demoted Day e cade il 24 agosto, data nella quale Plutone è stato declassato da nono pianeta del Sistema Solare a pianeta nano dall’Unione Astronomica Internazionale.