I costi da sostenere per il passaggio da un gestore di telefonia mobile all’altro si sono ridotti considerevolmente. Ecco 5 informazioni utili per chi vuole cambiare operatore
Il cambio di gestore di telefonia mobile è un’operazione che richiede particolari accortezze. Si devono incrociare le diverse offerte e studiare con attenzione le postille del contratto. È infatti nelle clausole per ottenere i premi che si nascondono le insidie per gli utenti.
Chi cambia operatore risparmia
I cambi operatore sono diventati la vera arma dei consumatori per poter risparmiare. Con l’entrata prepotente sul mercato italiano di Iliad e successivamente degli altri operatori virtuali i prezzi mobile sono vertiginosamente scesi e si è passati da offerte che mediamente si aggiravano sui 15 € alle promozioni 8 € tutto incluso.
I consigli per gli utenti che decidano per un cambio operatore sono più o meno sempre i soliti:
- leggete con attenzione le condizioni proposte
- studiate prima bene le vostre abitudini di consumo (inviate sms o no, avete necessità di chiamare all’estero, quanti Giga consumate?)
- usate i comparatori di tariffe per essere certi di avere un quadro più ampio delle proposte del mercato
- prestate attenzione anche alle condizioni dei servizi accessori (rinnovi automatici, costi successivi alla promozione, ecc..)
- costi di attivazione e disattivazione dei servizi
Attenzione ai costi per il recesso
Nelle promozioni telefono incluso ad esempio sono generalmente previsti dei vincoli contrattuali che vanno dai 24 ai 30 mesi. Se i clienti rescindono il contratto prima dei termini dovranno poi pagare una maxi rata finale corrispondente all’importo che resta da versare.
Il cambio operatore comporta spesso delle spese di migrazione da una compagnia all’altra. L’operatore più costoso per l’attivazione di nuove offerte, anche con portabilità del numero, è TIM. I costi per l’attivazione di un nuovo piano per i clienti non TIM è al momento di 15 €, con Wind invece è in promo gratuita. Con altri operatori virtuali e low cost si tratta di una spesa che raramente supera i 10 €.
Le modifiche imposte dal Garante
I costi di passaggio da un operatore all’altro sono stati decisamente ridotti dopo la delibera dell’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Nell’ottobre del 2018 infatti il Garante ha messo un punto alle stratosferiche penali poste dai gestori agli utenti nel caso di cambi di operatore.
Le linee guida poste dall’Authority hanno stabilito in particolare che "Le spese di recesso, nel caso sub a), devono essere commisurate al valore del contratto e ai costi reali sopportati dall’azienda, ovvero ai costi sostenuti per dismettere la linea telefonica o trasferire il servizio. Trattandosi di spese che remunerano i costi realmente sostenuti dall’azienda, l’entità di tali spese, in linea generale, non dipende dal momento in cui il diritto di recesso è esercitato".
Il costo del recesso da allora non può più essere superiore al costo del canone mensile e l’operatore non può richiedere all’utente un rimborso per gli sconti di cui ha usufruito nel periodo di promozione. Inoltre la delibera ha imposto una maggiore trasparenza nella comunicazione da parte dell’operatore per quel che riguarda proprio i costi da sostenere in caso di cambio operatore o di recesso dalle offerte.
Il recesso anticipato può comportare costi importanti
I recessi anticipati, sia per cambio piano che per passaggio ad un altro operatore, sono i più insidiosi perché possono comportare costi anche decisamente consistenti. Un esempio sono le offerte RELAX di Vodafone, come si legge sul sito dell’operatore infatti: "In caso di recesso anticipato, disattivazione della SIM o cambio piano verso un piano con un contributo mensile di importo inferiore all’abbonamento sottoscritto, è previsto un corrispettivo pari a 100 euro".
L’assistenza e gli altri extra
L’assistenza è un altro punto a cui prestare attenzione. Riuscire a contattare tempestivamente il servizio clienti e non dover pagare per ottenere aiuto nella risoluzione dei disagi infatti non è poi una cosa da dare per scontata. Si stanno diffondendo infatti sia nel mercato della telefonia mobile che fissa le assistenze deluxe per i clienti della fascia top. Si tratta di servizi di priorità e con una serie di vantaggi aggiuntivi che comportano dei costi aggiuntivi mensili. È vero anche però che ormai riuscire a contattare l’assistenza è diventato molto semplice avendo a disposizione una serie molto variegata di canali, dai social ai tradizionali centralini. Inoltre è diventata una prassi comune quella di poter scrivere in chat agli operatori e di essere poi ricontattati dal primo esperto libero, senza quindi dover attendere per decine e decine di minuti in linea ascoltando la musica di attesa.
Cosa occorre per il passaggio da un gestore all’altro
Cambiare l’operatore telefonico è un’operazione veramente semplice e che richiede pochi minuti. Sono sufficienti i propri dati personali, il numero di telefono (se si vuole richiedere la portabilità) e la sim. La scheda telefonica vi servirà perché su di essa è riportato il codice ICCID (acronimo di Integrated Circuit Card ID), questa sequenza numerica è quella che identifica la singola utenza ed è unica per ciascuna SIM. Anche i tempi tra la sottoscrizione della nuova offerta e l’attivazione si sono ridotti in modo consistente. Nel giro di una settimana in genere si è già operativi con il nuovo piano. A volte, soprattutto quando vengono lanciate le super offerte in stile Iliad o le contro proposte di esodo di TIM, può capitare qualche disguido per l’eccessiva quantità di richieste che inondano i centralini. Se vi dovesse capitare è meglio recarvi nel centro in cui avete sottoscritto il piano o ricontattare subito l’operatore in modo da farvi rimborsare eventuali costi sostenuti e da segnalare per tempo la mancata attivazione dell’offerta.
Con il RID più GIGA
Sta diventando importante anche il metodo di pagamento selezionato. Le offerte proposte infatti possono anche essere differenti, sia per i servizi abbinati che per il prezzo proposto, se si scelga il comune pagamento su credito residuo o tramite carta di credito. Il secondo sistema con alcuni dei maggiori operatori garantisce a parità di prezzo un maggior numero di Giga o dei bonus speciali.
La combinazione poi di telefonia cellulare e fissa in alcuni casi permette agli abbonati di sfruttare servizi internet illimitati, come per gli utenti di 3.
L’uso improprio e la sospensione dei servizi illimitati
Non tutti sanno che le offerte a traffico illimitato per uso personale dei privati prevedono in realtà dei vincoli di uso e che se non vengono rispettati questi limiti l’operatore può decidere di sospendere il servizio fornito. Ad esempio per le promozioni Wind nei contratti si può leggere: "Per tutte le offerte che includono Voce ed SMS traffico uscente giornaliero per SIM non superiore a 160 minuti e/o 200 SMS/MMS; traffico uscente mensile per SIM non superiore a 1250 minuti e/o 2000 SMS/MMS; traffico (minuti e/o SMS/MMS) uscente giornaliero/mensile per SIM indirizzato verso altri operatori non superiore al 60% del traffico uscente complessivo e comunque non superiore ad 50% del traffico vs mobile complessivo; traffico (minuti e/o SMS/MMS) uscente giornaliero/mensile per SIM indirizzato verso un singolo operatore mobile diverso da WIND non superiore al 40% del traffico uscente complessivo e comunque non superiore ad 30% del traffico vs mobile complessivo; traffico (minuti e/o SMS/MMS) uscente giornaliero/mensile per SIM indirizzato verso la propria rete di utenze WIND non sia superiore al 80% del traffico uscente complessivo; traffico giornaliero uscente o entrante finalizzato ad autoricarica non superiore a due ore di conversazione ed a 50 SMS o MMS". Ogni operatore riporta sia sul sito che nei contratti i vincoli specifici riguardo a questo punto. Per trovarli con una certa facilità si basterà cercare uso improprio offerte voce illimitate e sarete ricondotti alle pagine specifiche. Si tratta ovviamente di vincoli tutt’altro che proibitivi e restrittivi che sono stati posti dagli operatori per tutelarsi da professionisti e società che sottoscrivevano le offerte per gli utenti comuni invece che quelle business.
Il cambio operatore in pochi passaggi
Adesso sapete quali diritti e anche quali obblighi avete in questo tipo di operazioni. La delibera del Garante ha sgravato le spalle del consumatore dalle eccessive penali in precedenza applicate dagli operatori. Anche l’utente però è sottoposto a delle regole di buon comportamento nel momento in cui gli vengono proposte delle promozioni flat. I consigli più utili per chi si appresti ad un cambio di operatore telefonico riguardano più che altro una corretta informazione e un’analisi consapevole delle diverse promozioni del momento. Leggere con attenzione le clausole rescissorie e sull’uso dell’offerta è la base per operare una decisione ragionata e per avere buone probabilità di non incorrere in brutte sorprese. In estate i prezzi in genere si abbassano notevolmente e le tariffe vengono combinate con una serie di servizi extra, ma validi solo per i mesi estivi. Quindi questo è il momento giusto per valutare questo tipo di operazione.