Il mondo iperconnesso dei nostri giorni ci offre molteplici sfide ma altrettanti pericoli, specie se non si conoscono a fondo i rischi. E rischi, pericoli e insicurezze non sono certo le basi migliori su cui progettare una vacanza all’insegna di relax e tranquillità.
Tanto che ci si appresti a pianificare una vacanza last minute o che si stiano portando a termine i preparativi per un viaggio all’estero, si dovrebbero tenere in considerazione in ogni caso i vantaggi di una VPN. Vale la pena quindi, nell’ottica di mettere in discesa il percorso verso la vacanza ed eliminare le brutte sorprese, di esaminare il tema della VPN: perché sceglierla, quali possono essere i vantaggi per un turista e qual è la migliore VPN da usare in vacanza.
Usare Internet in vacanza: i rischi
È successo a chiunque, almeno una volta nella vita, di sottovalutare una minaccia, grande o piccola che fosse. Quello di sottovalutare i pericoli provenienti da internet in vacanza è però uno “sport" rischioso e praticato in modo inconsapevole.
Per esempio, i viaggiatori acquistano un biglietto aereo o un weekend in Hotel a prezzi meno vantaggiosi rispetto a quelli che si riuscirebbero a strappare con qualche piccola accortezza. In questi casi, un tempo poteva essere utile la navigazione in incognito offerta da parecchi browser che scherma dai cookie.
Ma nel corso del tempo anche questo piccolo escamotage è stato neutralizzato dagli algoritmi delle compagnie, per cui l’unico rimedio efficace per acquistare voli aerei e prenotare soggiorni a prezzi convenienti è quello di cambiare indirizzo IP di volta in volta, cosa che può avvenire con una VPN. Vi sconsigliamo di farlo con una VPN gratuita, se non altro perché essendoci in ballo i dati di prenotazione è meglio pagare la VPN affidandosi ad un fornitore dalla reputazione consolidata.
Ma perché è meglio usare la VPN quando si prenota una vacanza? Tutto dipende dalla provenienza dell’indirizzo IP (che può essere visto come la targa di un’auto che è legata al Paese di immatricolazione) che può determinare una variazione dei prezzi anche importante. Perciò avere la chance di volta in volta di poter “camuffare" le proprie origini (in maniera del tutto legale, sia chiaro!) può fare la differenza tra il pagare lo stesso bene centinaia di euro in più o in meno (recuperando con gli interessi il costo della VPN).
Un altro rischio importante è legato alla navigazione da reti Wi-Fi pubbliche, e poco importa se è quella aperta di una piazza o di un bar o se protetta da una password come quella di un hotel. Collegato alla medesima rete potrebbe esserci un malintenzionato pronto ad appropriarsi di tutte le informazioni in transito, mentre una VPN – che cripta i dati in ingresso ed in uscita dal nostro dispositivo – gli renderebbe il compito molto difficile, se non impossibile. Ciò diventa cruciale quando, in vacanza, si vuole fare shopping online senza preoccuparsi di truffe o sottrazione illecita di dati, come i codici bancari.
Rischio minore, o forse è meglio dire un cocente fastidio, ce lo si assume se non si valuta l’impossibilità di vedere i canali o le trasmissioni preferite in onda in Italia su Sky o magari sulla Rai durante la nostra permanenza all’estero: le geo-restrizioni potrebbero impedirci di vederli, ma sarebbero inefficaci contro una VPN che di volta in volta può “mascherare" il Paese di collegamento e farci apparire, agli occhi di internet, come connessi dall’Italia.
Questa opportunità è cruciale in questo momento, in cui si disputeranno diversi eventi sportivi mondiali: chi desidera seguire le Olimpiadi di Tokyo 2020 trasmesse in Italia dalla Rai può tranquillamente farlo usando una VPN. Infatti, il servizio consente di guardare qualsiasi diretta. Ma occhio a scegliere una piattaforma performante, che offra una connessione stabile e veloce, per non subire fastidiosi ritardi nel segnale o interruzioni di altro tipo.
Lo stesso vale per le piattaforme di streaming online, come Netflix o Disney +. I contenuti sono legati al Paese di provenienza, quindi se ci si connette da un server italiano tramite VPN si accede allo stesso identico catalogo visibile da casa: si può continuare una serie tv lasciata a metà o guardare il film in uscita proprio il giorno della partenza all’estero.
E in modo analogo e ancora del tutto legale con una VPN si possono dribblare le censure governative, ed accedere quindi a tutti i servizi bloccati dai regimi come quello cinese, russo, egiziano e altri. Occhio a sottovalutare questo problema: non potere accedere a Facebook, YouTube, WhatsApp o Instagram per giorni o settimane potrebbe non essere ideale.
Cosa offre la VPN a un turista italiano all’estero
VPN è l’acronimo di Virtual Private Network, letteralmente rete virtuale privata. Si tratta di una tecnologia utile ad anonimizzare la navigazione sul web, il che apre ad una serie di vantaggi rispetto alla navigazione tradizionale non protetta.
Quando il router si connette ad internet, riceve dal fornitore del servizio (il “gestore" della linea) un indirizzo IP che identifica il dispositivo che naviga sul web per tutta la durata della sessione, un po’ come avviene con la targa di un’auto che la rende identificabile sulle strade e riconducibile al proprietario.
Semplificando, una VPN assegna un indirizzo IP fittizio al dispositivo che accede in rete, ed in maniera del tutto legale lo rende irriconoscibile e non identificabile. Inoltre, i dati trasmessi dal e al dispositivo vengono criptati dal fornitore della VPN, il che è un vantaggio non da poco per la sicurezza e la privacy, specie quando si è all’estero o ci si connette a reti utilizzate anche da sconosciuti.
La migliore VPN da usare in vacanza
La risposta a quesiti e problemi sulla migliore VPN da utilizzare in vacanza è NordVPN, uno dei fornitori VPN oggi più sicuri, conosciuti ed utilizzati al mondo: possiede oltre 5.200 server ultra veloci dislocati in 59 paesi diversi del mondo, che permettono così di aggirare in modo rapido e agevole le geo-restrizioni senza subire cali di velocità o buffering.
NordVPN offre un servizio di criptazione dei dati di livello militare e della funzionalità Kill-Switch, che “uccide" tutta la connessione quando viene smarrito il segnale VPN: così NordVPN evita che il nostro “vero" indirizzo IP torni in chiaro anche per pochi secondi.
Infine – e questo è fondamentale per chi andrà all’estero o ancor di più per coloro che lo fanno spesso – ha dei server offuscati, capaci cioè di funzionare anche in quelle zone come Cina, Russia, UAE e molte altre in cui le agenzie governative cercano di ostacolare i servizi VPN in tutti i modi.
Insomma, non ci sono ragioni per negare una chance a NordVPN, che da oggi e per un periodo di tempo limitato è in offerta, con trenta giorni di prova soddisfatti o rimborsati per testare il servizio in sicurezza.