The 2020 US elections are clearly demonstrating that social media are unable to limit the circulation of fake news
Despite the good intentions and announcements of recent weeks, efforts to limit the spread of fake news related to the 2020 US elections on the major social platforms, Facebook and Twitter in primis but also YouTube and TikTok, are proving futile: Hundreds of thousands of posts and re-shares for posts containing blatantly fake news are registering for hours on all platforms, with very heavy real-world repercussions.
La questione relativa alla gestione delle notizie nell’immediato post voto è stata posta sin dall’inizio della campagna elettorale per le presidenziali americane, a causa del sistema di voto degli USA che prevede (anche a causa del fuso orario) la diffusione dei risultati nei vari Stati in orari differenti. Il sistema elettorale, fondato sui cosiddetti “grandi elettori“, causa normalmente il fatto che molti Stati restino in bilico fino all’ultimo (i cosiddetti “Swing States“) e la vittoria si giochi su una manciata di voti. Tutto questo, veicolato tramite notizie false o tendenziose, ha creato un mix esplosivo che è diventato difficilissimo da gestire.
Elezioni USA e fake news: cosa sta succedendo
La prima fake news sulle elezioni USA 2020 l’ha lanciata il presidente uscente Donald Trump che, praticamente subito dopo che sono state chiuse le urne, ha dichiarato: “Abbiamo vinto“. In realtà in quel momento non era assolutamente possibile affermare chi avesse vinto. Then came, again from Trump's staff, similar fake news about the results of individual states such as "We won in Pennsylvania" while the votes were still being counted.
Then began to turn the fake news about the "Sharpie Pen", a particular type of marker: many ballots for Trump would be declared invalid because voters had used the marker. Obviously false, but on Facebook hundreds of thousands of people shared the news and these unfounded rumors prompted a hundred or so Trump supporters, also pushed by several right-wing Twitter accounts, to gather in Phoenix to ask to enter a polling station during the counting of votes.
On TikTok, instead, a group called Republican Hype House shared a video claiming that in Michigan 138,000 ballots were found in a lake. Video fake, neanche a dirlo.
Elezioni USA e fake news: cosa fanno i social
I social network sono tra l’incudine e il martello: se cancellano i post fake vengono accusati di censura, se non lo fanno vengono accusati di favorire la diffusione di notizie false. La risposta, da parte di tutti, è stata quella di “segnalare" che un post potrebbe contenere una notizia falsa o tendenziosa.
Una risposta che, ovviamente, salva capra e cavoli per Facebook, Twitter, TikTok e YouTube ma non risolve assolutamente il problema.
Nelle settimane precedenti al voto sia Facebook che Twitter hanno anche promesso di agire sui post dei candidati che cercavano di dichiarare in anticipo la vittoria. I tentativi di controllare tali dichiarazioni sono iniziati mercoledì, quando Twitter ha nascosto un tweet di Trump che affermava “Siamo su GRANDI, ma stanno cercando di RUBARE le elezioni“: il social ha inserito nel tweet un’etichetta che diceva che era potenzialmente fuorviante. Facebook added a label to the same post, which still got at least 25,000 shares.