The network of Internet of Things devices infected by Hajime, a very dangerous family of malware capable of launching large-scale attacks
Not a day goes by when there isn't a new cybersecurity threat. And once again, hackers have targeted the always-connected objects of the Internet of Things, infected by a mysterious malware and ready to be used to launch large-scale cyber attacks.
The alarm comes from Kaspersky, one of the most famous companies specializing in cybersecurity solutions, according to which the malware has already compromised 300 thousand devices, turned into a dangerous peer-to-peer botnet, i.e. zombie computers ready to unleash the fearsome and dangerous DDoS attacks. L’aspetto più preoccupante è che Hajime, questo il nome del temibile malware, colpisce indisturbato e senza che la vittima si renda conto di essere stata infettata. Le prime tracce del programma malevolo sono state rinvenute lo scorso ottobre, ma in tutto questo tempo il malware è stato in grado di evolversi in dimensioni, allargando il numero di computer compromessi.
Il malware colpisce soprattutto i dispositivi IoT
Stando sempre agli esperti di Kaspersky, Hajime colpirebbe tutti i dispositivi che dispongono di una connessione a Internet, anche se sembrerebbe che i target preferiti siano i videoregistratori digitali (DVR), le webcam e i router. Questa tipologia di malware punterebbe alle password dei device da colpire e utilizzerebbe dei meccanismi che permettono al virus di nascondersi e non farsi scoprire dai soggetti colpiti. La macchina infettata entra in questo modo nella rete botnet degli hacker, e senza che la vittima ne sia a conoscenza. I computer “arruolati" sono così utilizzati, oltre che per scatenare attacchi DDoS, anche per lanciare attacchi spam.
Diversi i paesi da cui sono provenuti gli attacchi informatici tramite il misterioso malware. La maggior parte delle infezioni sono arrivate dal Vietnam, da Taiwan e dal Brasile. Per quanto riguarda invece i dispositivi colpiti, al primo posto figura l’Iran, seguito ancora da Brasile e Vietnam.
Come proteggersi
Per limitare le possibilità che i propri dispositivi connessi in casa siano attaccati dagli hacker è consigliabile controllare se, per prima cosa, il device dispone di una password, e poi, in caso, cambiarla con una più sicura.