An SSD (Solid State Drive) offers some significant advantages over a traditional hard drive: it's much faster, robust, quiet, durable,
If your computer still has a regular hard drive, it may be time to upgrade to a solid state drive (SSD), the same type of storage widely used on portable devices like smartphones and tablets. Although the cost is slightly higher, it provides top-notch performance.
If it's a brand-new computer, you'll also notice an immediate increase in speed. Despite the undoubted advantages of an SSD, there is one disadvantage not to be underestimated: its "life" expectancy is still less than that of a traditional hard drive. Newer SSD models, at least on paper, could last for years, but ideally you should avoid using them as long-term data storage media. Our tips are aimed precisely at prolonging their "existence" particularly on Windows PCs.
Writing to a hard drive
A traditional hard drive - also called a hard disk, hard drive or, simply, HDD (hard disk drive) - consists primarily of a platter, usually made of glass or aluminum, which is the component that stores the information. The platter is coated with a thin film or metal and can be both magnetized and demagnetized. The writing process is simple: a read and write head rotates on top of the platter and magnetizes and demagnetizes the various sectors that make up the platter into values of 1 or 0 (binary system) to store the data. When an HDD overwrites information - that is, when an area already contains data - the process is the same: the sectors just need to be magnetized or demagnetized differently. Writing to a hard drive is basically always the same, no matter if the drive in question already contains information or not.
Writing to an SSD
Writing is totally different and much more complicated on an SSD. There are three important factors to consider. First, other than when an SSD is new and contains no data, writing to a solid-state drive is a process of erasing existing information from the flash memory cells and then programming new information into them. No new information can be programmed into a cell unless the old data is first erased. For this reason, the process of writing an SSD is often referred to as programming and erasing cycles. Secondly, cycles are limited because each operation gradually consumes the memory cell, which over time becomes exhausted and unusable. It's kind of like what happens when you write on a piece of paper with a pencil and an eraser. You can only erase the pigment a certain number of times before the paper wears out, or even tears, and can no longer be used. Finally, memory cells are organized into pages that contain many cells, and into blocks that, in turn, house many pages. And here comes the trickiest issue: you can only write one page at a time and erase only one block at a time.
Write Amplification and Over Provisioning of an SSD
Imagine you want to save a Word document with changes made that can be contained in a single page. The SSD must first copy the rest of the used pages contained in the block that contains them elsewhere, delete the entire block, and then schedule (or write) all of those pages and the page with the new information. This process is known as Write Amplification - which means that an SSD generally has to write much more than the actual amount of data you want to save, and this "detail" increases the number of programming and erasing cycles. All this extra "work" leads to some considerations: SSDs have, almost always, a different write and read speed and, to write optimally, they need free space to accommodate Write Amplification. Some SSDs come with Over Provisioning - that is, more storage - not accessible by the user, which serves solely to facilitate the write operation. A solid-state drive, without this "option," will become progressively slower and slower as you add new content to save.
The SSD Wear Leveling Technology
Got a little scared? Now, before you return your newly purchased SSD, know that the number of potential programming and erasing cycles of a solid-state drive is far greater than that of a sheet of paper. And that, in addition, the latest SSD models feature technologies that increase write efficiency and reduce storage cell wear. Foremost among these technologies are "wear-leveling" algorithms that ensure write distribution is evenly distributed throughout the drive. This means that SSDs with more storage space generally enjoy a longer life than those with less capacity. But how much longer? Most SSD manufacturers, just to help users estimate how long their solid-state drives will last, present the drive's autonomy based on the amount of data that can be written to the drive. The Crucial MX300, to give an example, guarantees a 220 TBW endurance, which translates to the ability to write 220 terabytes of data before the drive becomes unreliable. Which, translated into practice, means that if you write 50 GB of data a day every day, it will take about 12 years before you need to replace it. Most other SSDs offer similar or even better performance. Generally, the more capacious the drive, the higher the longevity rate. Many users actually write far less than 50 GB of data per day - which is equivalent to the space available on two Blu-ray discs - and some days write nothing at all. And detail not to be underestimated, watching movies, reading PDF files, or viewing photos doesn't count as writing. Solo attività come la copia di musica da un’altra unità, il download di file, la modifica di file, o il backup del telefono, e altre attività simili richiedono un’attività di scrittura. Se utilizzate un SSD come usate un disco fisso, è persino probabile che – alla lunga distanza – “viva" di più. E potete fare molto per farlo vivere più a lungo in “salute".
Come allungare la vita di un SSD
Per far durare al massimo la durata di vita di un’unità a stato solido, oltre a fare un “piccolo" sforzo per ridurre la copia inutile di file, il download di dati, e altre attività non fondamentali che richiedano la scrittura, esistono anche alcune impostazioni e funzioni del sistema operativo che non dovete usare se disponete di un SSD. Gli esempi si riferiscono, in questo caso, a computer Windows che descriviamo qui di seguito.
- Benchmarking. Molti utenti sono curiosi di scoprire quanto sia veloce il loro nuovo SSD copiando file da una parte all’altra o usando appositi software per l’analisi comparativa dei dischi. È sicuramente un’attività divertente e l’informazione è utile, ma – come abbiamo appena spiegato – si sprecano inutilmente cicli di programmazione e cancellazione. Insomma, meglio evitare se è possibile.
- Ibernazione. La maggior parte dei sistemi operativi dispone di una funzione di ibernazione. Durante questa modalità che serve per risparmiare energia, molto più della sospensione, il contenuto della memoria di sistema – dove risiedono i programmi in esecuzione e le informazioni ancora in fase di elaborazione – vengono scritti nel dispositivo di storage interno del computer (hard disk o SSD) prima che il computer cada in questa sorta di “sonno" profondo. Quando il computer viene riavviato, il sistema ricarica il contenuto salvato nuovamente nella memoria di sistema, e quindi riporta il computer allo stato in cui era prima che cadesse in “letargo". Il contenuto salvato, una volta caricato, viene cancellato dalla memoria. Come si può immaginare, il processo di ibernazione può utilizzare gigabyte di spazio di archiviazione, che si traduce in una grande quantità di scrittura nella memoria interna. Disattivate questa opzione nel caso fosse presente nella versione Windows che usate. La trovate in Pannello di controllo > Sistema e sicurezza > Opzioni risparmio energia. La sospensione, invece, non influisce sulla durata di un SSD. Un’unità a stato solito è veloce, fate prima a spegnere e riaccendere il computer, che mandarlo in ibernazione.
- Comandi AHCI e TRIM . AHCI (Advanced Host Controller Interface) serve al sistema operativo per accedere più velocemente alle unità di storage e per utilizzare alcune funzioni avanzate. Una di queste funzioni è il comando TRIM che permette, ai sistemi operativi che lo supportano, di informare l’SSD su quali blocchi i dati non sono più in uso e possono essere cancellati. Questa operazione permette al drive di funzionare in modo più efficiente, di ridurre l’effetto di amplificazione di scrittura e, in ultima analisi, garantisce prestazioni più veloci e una maggiore durata. AHCI e TRIM sono, in generale, attivati per impostazione predefinita. È possibile controllare il primo dalle impostazioni del BIOS del computer a cui si accede, di solito, premendo il tasto Canc o F2 all’avvio del sistema. Qui cercate la voce storage e impostate “AHCI" se non fosse selezionata. Se il vostro computer è dotato di due unità SSD, selezionate l’opzione RAID invece di AHCI. Se non trovate queste voci nel BIOS, significa che il vostro computer è davvero molto datato e che, forse, è arrivato il momento giusto per cambiarlo.
- Deframmentazione. Le informazioni memorizzate sulla parte esterna del piatto di un hard disk sono generalmente più rapide da accedere rispetto a quelle presenti sulla parte più interna. È per questo che, ricordarsi di effettuare regolarmente la deframmentazione del disco, permette di riorganizzare i dati spostandoli verso la parte esterna contribuendo a migliorare le prestazioni di un disco fisso. Su un’unità SSD, tuttavia, poiché non ci sono parti in movimento, le informazioni memorizzate sono ugualmente accessibile indipendentemente dalla loro posizione sull’unità. Questo significa che la deframmentazione non è necessaria. E dal momento che la deframmentazione implica sostanzialmente lo spostamento dei dati da un luogo all’altro, utilizza i cicli di programmazione e cancellazione che, lo ripetiamo, sono il più possibile da evitare per aumentare la vita di un SSD. Microsoft, con Windows 10, ha iniziato a escludere automaticamente gli SSD dall’elenco delle unità da deframmentare, anche se non è sempre il caso. Per essere sicuri, meglio controllare e, eventualmente, disattivare la deframmentazione pianificata.
- Ottimizzazione Avvio. Questa tecnologia, introdotta in Vista, consente a Windows di gestire in modo più efficiente la memoria di sistema e di precaricare i dati e le applicazioni a cui si accede più di frequente al fine di ottenere delle prestazioni più veloci. Tuttavia, questo processo richiede che la cache del Superfetch – questo è il nome in inglese – sia scritta sul disco e aggiornata regolarmente, un’operazione che aumenta la quantità di scrittura per l’unità. Se il computer utilizza un disco fisso, la funzione Ottimizzazione Avvio è utile. Per un SSD, tuttavia, non è necessari e spreca solo cicli. Per disabilitare questa funzione, entrate nel prompt dei comandi ed eseguite msc: si aprirà l’utilità Servizi. A questo punto, nella lista, cercare Ottimizzazione Avvio e fate doppio clic per disattivarla.
- File di paging (memoria virtuale). The paging file is a part of the internal memory that is used by the operating system to "lighten" the RAM workload when it reaches its limit. In other words, when we open a lot of programs with large files, the operating system moves them to the hard disk or, if there is one, to the SSD drive. The size of the paging file tends to change dynamically and, as a result, write to the drive which, again, is not good for an SSD. If you're using a computer with 8 GB of RAM or more, and generally don't use too many programs at once, it might be a good idea to disable the paging file altogether. Or if you've set up an SSD on your desktop as your primary drive and a hard drive as your secondary, it's best to move the paging file to the hard drive and disable it on the SSD. Here's how to change the paging file settings on Windows 10. Right-click on Start and select System. Premete, quindi, Impostazioni di sistema avanzate dalla lista sulla sinistra e, dalla finestra Proprietà di sistema, portatevi alla scheda Avanzate. Fate clic su Impostazioni dal riquadro Prestazioni, sulla scheda Avanzate in Opzioni Prestazioni e quindi su Cambia. A questo punto disattivate l’opzione Gestisci autonomamente dimensioni file di paging per tutte le unità. Attivate Dimensioni personalizzate e inserite un valore in MB per le Dimensioni iniziali e le Dimensioni massime. Seguite i suggerimenti che trovate nel box Dimensioni totali file di paging per tutte le unità. Fare clic su OK per confermare le impostazioni e riavviate il computer.