Nuove modifiche e nuovi spostamenti di canali per il Digitale Terrestre in Nord Italia, mentre al Centro due operatori hanno rottamato le frequenze e smettono di trasmettere.
Anche questa settimana si apre con la notizia di altri cambiamenti alle emittenti regionali del Digitale Terrestre, in ossequio alla roadmap di transizione verso lo standard DVB-T2 che obbliga gli editori locali a liberare alcune frequenze spostandosi da un MUX all’altro. Oppure, come registriamo in questo caso, a rinunciare del tutto alle frequenze “rottamandole" e chiudendo ogni trasmissione. Le regioni interessate da questo giro di frequenze sono quattro: Lombardia, Emilia Romagna, Umbria e Abruzzo.
Nord e Centro Italia, quindi, mentre nelle settimane scorse si erano registrati movimenti anche al Sud, in particolare in Sicilia, e nel Lazio. Ma altri movimenti li registreremo nelle prossime settimane visto che il processo di spostamento delle emittenti durerà ancora molto. Ricordiamo che il primo settembre 2021 è la data scelta dal Ministero dello Sviluppo Economico per il passaggio definitivo alla compressione audio-video Mpeg-4, che quasi dimezzerà le frequenze necessarie a trasmettere gli stessi canali e, di conseguenza, permetterà di liberare definitivamente le frequenze “compattando" lo spettro radio dedicato al digitale terrestre.
DVB, come cambiano i canali al Nord Italia
Andando da Nord a Sud i primi cambiamenti da citare sono in Lombardia, dove i canali La 9 e La 8 nei giorni scorsi sono passati dal MUX Telestar al MUX Studio 1 e, di conseguenza, adesso spariscono del tutto dal primo dei due MUX citati. La stessa manovra la sta facendo anche Telecampione.
In Emilia Romagna, invece, all’interno del MUX E’TV arriva il terzo clone di Italia 8 Prestige (con denominazione E’TV 119), che ora è disponibile a tre LCN. Sempre in Emilia Romagna, ma all’LCN 644, arriva l’emittente Azzurra TV Italia.
DVB, frequenze rottamate in Centro Italia
Mentre al Nord arrivano nuove emittenti, al Centro ne spariscono altre. Sparisce un MUX intero in Abruzzo, dove è stato definitivamente spento il MUX TVQ, e sparisce una TV in Umbria, dove ha chiuso i battenti Tele Galileo.
In entrambi i casi si tratta di una “rottamazione" delle frequenze, cioè il rilascio volontario in cambio di una compensazione economica delle frequenze occupate dalle emittenti.