Come i film horror stanno aiutando la scienza: un nuovo esperimento dimostra che il "sostegno" emotivo può abbattere i livelli di stress.
La visione dei grandi classici dell’horror non è per tutti i gusti né per tutti i temperamenti: non si sa quanto la capacità di terrorizzare sia alla base del successo dei film horror, quel che è certo è che i film spaventosi possono aiutare la scienza ad analizzare i meccanismi della paura e della risposta a situazioni di stress.
Un team di scienziati della Brigham Young University e dell’Università dell’Arizona, per esempio, ha usato il cinema dell’orrore per indagare i meccanismi del supporto emotivo – proprio a partire dalla reazione delle persone di fronte alle scene spaventose dei film.
Il supporto emotivo riduce lo stress
Lo studio in questione, pubblicato su PLOS ONE, non viene dal nulla: una precedente ricerca dello stesso team, impegnato nell’indagine sugli effetti psicologici del supporto emotivo, suggerisce che determinate forme di "vicinanza" siano in grado di ridurre lo stress in situazioni difficili.
Il problema è che la misurazione in tempo reale dei livelli di stress in una persona non è cosa semplice: il nuovo studio usa perciò un metodo sperimentale, che sembra dare ottimi frutti e fornire con ciò finalmente una risposta scientifica – o almeno misurabile – al quesito iniziale.
Per misurare il livello di stress nelle persone partecipanti all’esperimento è stata usata la pupillometria, "un metodo innovativo in grado di catturare gli effetti dello stress sul sistema neurovegetativo in tempo reale".
La dilatazione della pupilla infatti non è controllabile, ed avviene entro 200 millisecondi dall’esposizione alla situazione di stress, permettendo con ciò di registrare una grande quantità di dati con precisione ed accuratezza.
Perciò, quel che mancava allo studio era soltanto l’individuazione di una tipica situazione di stress che fosse generalizzabile, e cioè stressante per il maggior numero di persone possibile, e facilmente riproducibile.
I film horror al centro dell’esperimento
Quale migliore fonte di stress di un film horror? Questo devono aver pensato i ricercatori, progettando il grande esperimento sul ruolo del supporto emotivo nelle coppie sposate.
Hanno preso parte al test 83 coppie sposate da almeno dieci anni, che sono state divise in base al grado di affiatamento e felicità coniugale dichiarato dalla coppia.
Ad alcune coppie è stato assegnato il compito di mostrare sostegno al partner, stringendosi le mani o parlandosi, mentre ad altre è stato indicato di non mostrare al coniuge alcuna vicinanza emotiva nel corso dell’esperimento.
I volontari sono quindi stati sottoposti alla visione di documentari naturalistici e film horror, ovviamente in coppia, durante i quali sono state misurate le reazioni emotive allo stress tramite la risposta delle pupille.
I risultati dell’esperimento rivelano differenze significative tra la risposta emotiva delle persone supportate dal partner e quelle “lasciate sole" ad affrontare le atrocità delle scene più spaventose dei classici dell’horror.
Ben due terzi delle coppie che si tenevano per mano durante la visione dei film hanno fatto registrare livelli di stress più bassi della media, e la maggior parte di loro ha successivamente dichiarato di aver “chiaramente percepito il sostegno del partner durante il test".
Guardare film horror può dunque essere meno spaventoso del previsto, anche per i meno avvezzi al genere. Sembra anzi che, approcciata con il giusto spirito “collaborativo", la visione di film dell’orrore insieme al partner possa contribuire a rafforzare la capacità di mutuo sostegno all’interno della coppia.