La posta elettronica certificata raggiunge un nuovo record nel 2021: sono oltre 13 milioni le caselle attive in Italia
Nel 2021 la posta elettronica certificata segna un nuovo record con oltre 13 milioni di caselle attive in Italia. Un record che sottolinea come l’utilizzo della PEC sia sempre più diffuso nel Paese, dove sia aziende che liberi professionisti e privati hanno compreso i vantaggi che questo strumento digitale offre.
I dati dell’Agenzia per l’Italia digitale (AGID) parlano chiaro: nel periodo tra maggio e giugno 2021 il numero di caselle PEC attive è aumentato del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, così come aumentano anche il numero di messaggi scambiati che da 377 milioni passano a oltre 433 milioni. Questi numeri testimoniano come la PEC si riveli uno strumento efficace per portare avanti la digitalizzazione e l’innovazione dell’Italia. Si tratta di una semplificazione della burocrazia che non riguarda solo le aziende e i liberi professionisti, ma anche i privati cittadini, che possono utilizzarla per comunicare in sicurezza e in modo veloce con la Pubblica amministrazione, gli enti istituzionali e le aziende.
PEC 2021: i numeri da record
L’Agenzia per l’Italia digitale fornisce un report bimestrale che permette di determinare l’evoluzione dell’uso della PEC in Italia. Nel bimestre maggio-giugno 2021, sono state contate 13.308.289 caselle PEC attive, che hanno scambiato 433.876.519 messaggi. Si tratta di numeri da record se confrontati con lo stesso bimestre del 2020, quando le caselle PEC erano 11.486.460 e i messaggi scambiati si fermavano a 377.661.074.
Analizzando i dati relativi al primo semestre del 2021, vediamo che il numero di messaggi scambiati tra gennaio e giugno è di 1.232.170.061 PEC contro le 1.104.509.677 inviate nello stesso periodo del 2020. Se il trend di messaggi scambiati continuerà ad aumentare, si potrà segnare un nuovo record di PEC inviate che sarà ben superiore ai 2,26 miliardi registrato nel 2020, quando ogni giorno venivano scambiati quasi 6,2 milioni di messaggi PEC.
I motivi del successo della PEC
I numeri riportati dall’AGID sulla PEC e su quanto rapidamente sta crescendo in Italia dimostrano il successo di questo strumento digitale, i cui vantaggi sono molti. Oltre ad avere la validità legale pari a quella di una raccomandata postale con ricevuta di ritorno, la PEC offre la possibilità di risparmiare tempo e denaro: non c’è bisogno di recarsi in posta e con il costo di una sola raccomandata si potranno inviare PEC illimitate. Inoltre, la scelta della PEC fa bene all’ambiente, con una riduzione delle emissioni inquinanti per il trasporto.
Dal punto di vista della digitalizzazione, la PEC si rivela uno strumento indispensabile da tutti i punti di vista. Le aziende, i liberi professionisti e i privati cittadini possono usare la posta elettronica certificata per comunicare con la Pubblica amministrazione e gli enti istituzionali, semplificando gli iter burocratici e snellendo le comunicazioni. Inoltre, può essere utilizzata per inviare e ricevere fatture elettroniche, oppure per attivare o disdire contratti con operatori telefonici, gestori del gas o altri fornitori.
Chi vuole aprire una casella PEC potrà scegliere tra le diverse soluzioni offerte da Libero. Per i privati, c’è la Family PEC per inviare un numero illimitato di raccomandate digitali a 14,99 euro l’anno, con spazio di archiviazione da 1 GB. Per aziende e liberi professionisti c’è invece Libero PEC Unlimited, con spazio di archiviazione illimitato e messaggi illimitati a 30 euro l’anno più Iva.