Those who frequently travel abroad may need a versatile method of payment
One of the biggest concerns when paying with a credit or debit card abroad is that someone may steal it from us or, in a moment of our distraction, take all the data and clone it. If this happens and we don't realize it in time, we risk having our account emptied without having time to act.
For this reason, rechargeable prepaid cards have become one of the preferred payment methods for all those who go abroad. While guaranteeing the same functionalities of a "normal" credit or debit card (contactless payment in stores, withdrawal of money from ATMs, online payments), prepaid cards offer an additional level of security linked to the "limited ceiling" that characterizes them. Gli unici soldi presenti nella carta, infatti, saranno quelli che l’utente trasferirà al suo interno, limitando così le spese che un eventuale truffatore potrebbe fare.
C’è da dire, però, che non tutte le carte prepagate sono adatte per poter essere utilizzate all’estero. Alcune, infatti, offrono prelievi gratuiti da tutti gli ATM e nessuna commissione per pagamenti in valuta estera. Grazie a queste caratteristiche, sarà possibile pagare all’interno dell’Area Euro e nei Paesi con una valuta differente della nostra senza preoccuparsi di “costi nascosti".
Come scegliere carta prepagata per l’estero
Quando si cerca una carta prepagata per l’estero ci sono alcune caratteristiche che dovranno essere tenute in considerazione più di altre. Alcune le abbiamo elencate, ma non sono le uniche di cui tenere conto. Vediamole in dettaglio.
- Pagamenti in tutto il mondo senza commissioni;
- Prelievi in euro e altre valute da tutti i Bancomat, senza restrizioni;
- Commissioni assenti – o basse – per i prelievi in valuta differente dall’euro;
- Tassi di cambio favorevoli.
Queste caratteristiche, unite ai livelli di sicurezza, fanno sì che le carte prepagate siano tra i metodi di pagamento più adatti quando si viaggia all’estero (ma, volendo, anche in Italia).
Le migliori carte prepagate per l’estero
Nella miriade di carte prepagate ricaricabili oggi disponibili sul mercato, alcune rispondono in maniera più efficace alle necessità di chi, per motivi di lavoro o svago, viaggia spesso al di fuori del nostro Paese. Ecco le migliori carte prepagate per l’estero.
- N26, caratteristiche e costi. La carta conto tedesca ha già conquistato diversi milioni di utenti in tutto il Vecchio Continente. E non c’è affatto da restarne sorpresi: N26 mette a disposizione un conto corrente vero e proprio (non è una “semplice" carta ricaricabile), con funzionalità ad hoc per chi viaggia all’estero. Il conto base, totalmente gratuito, consente di effettuare pagamenti in Euro e in valuta estera senza commissioni sul tasso di cambio, mentre per i prelievi di contanti al di fuori dell’area Euro viene applicata una commissione dell’1,7%. Se, però, dal conto base si passa al profilo “You" (costo di 9,90 euro al mese) si avranno tutti i prelievi senza alcuna commissione e un’assicurazione viaggio (rimborsi per cancellazioni o ritardi dei voli e per smarrimento bagagli) inclusa nel canone mensile. Per ogni pagamento o prelievo, inoltre, si riceverà una notifica sullo smartphone, così da avere sempre sotto controllo tutte le spese sostenute in viaggio
- Revolut, caratteristiche e costi. Se viene definita la carta conto preferita da chi viaggia ci deve essere un motivo. A dir la verità, però, la carta Revolut offre decine di buoni motivi per essere utilizzata mentre si è in viaggio: a differenza di tutte le altre carte conto e di tutte le altre carte con IBAN, la startup fintech britannica consente di gestire i propri risparmi in più di 150 valute, così da poter scegliere quello più conveniente al momento della partenza. Non solo: con Revolut i pagamenti in Euro e in valuta sono senza alcuna commissione, così come i prelievi dagli sportelli Bancomat di tutto il mondo (nella versione Standard, gratuita, si potranno prelevare fino a 200 euro al mese senza commissioni). Con il piano Premium (canone mensile di 7,99 euro) è inclusa anche un’assicurazione viaggi completa, che prevede rimborsi in caso di ritardi o cancellazione di voli o perdita di bagagli e copertura spese mediche. Inoltre, il tasso di cambio applicato è quello interbancario, solitamente più basso rispetto alle altre soluzioni. Dall’app, infine, sarà possibile controllare in tempo reale tutte le spese sostenute e allegare foto di scontrini o ricevute per le singole voci dell’estratto conto
- Hype, caratteristiche e costi. La carta prepagata con IBAN del gruppo Sella è una delle migliori soluzioni di pagamento “smart" oggi disponibili nel nostro Paese. Hype, però, dimostra di essere un’ottima soluzione anche per chi viaggia all’estero. Pensata anche per i più giovani (è tra le migliori carte prepagate per i minorenni), Hype consente di pagare e prelevare in tutti i Paesi dell’area Euro senza alcuna commissione o costi vari. Quando si esce dall’UE, invece, viene applicata una commissione del 3% sia ai pagamenti sia ai prelievi (azzerato nel caso in cui si sottoscriva un piano Premium al costo di 9,90 euro al mese)
- Qonto, caratteristiche e costi. Nato in Francia per dare risposta alle esigenze di PMI e startup, Qonto è sbarcato da qualche anno anche in Italia, riscuotendo immediatamente un discreto successo. Merito anche delle funzionalità avanzate, che rendono questa carta conto smart una delle migliori soluzioni per aziende di medie e piccole dimensioni che puntano sull’internazionalizzazione delle proprie attività. Con Qonto, infatti, si avrà la possibilità di effettuare bonifici in valuta estera con una commissione massima del 2% (scende allo 0,80% per il piano Premium. Sul fronte dei pagamenti in valuta, la commissione varia in base alla carta associata al conto: la carta One ha una commissione del 2%; la carta Plus commissioni dell’1% per ogni operazione; la carta X nessuna commissione. A questo si unisce la possibilità di poter rendicontare in maniera esatta e puntale ogni spesa fatta, allegando prove di pagamento a ogni singola operazione: in caso di viaggi aziendali all’estero, dunque, sarà semplice dimostrare quali sono state le spese “societarie" e quali quelle personali