Video streaming has become the main activity carried out by users on the Internet. Here's how movies will change our conception of the Net
Umberto Eco would define it as a struggle between apocalyptics and integrated: between those who are afraid of the implications of new technologies and those who, instead, would welcome them with open arms. The Internet has changed our lives, we are always connected to the Net and communicating from one side of the world to the other has become the norm.
But the Internet as we have known it in the last ten years is changing face. The characteristics remain the same, but it's the functionalities that are changing its physiognomy. Up until ten years ago almost no one knew about Facebook, YouTube, Twitter and applications like Instagram, Snapchat and WhatsApp were not even on the radar. Tutte queste nuove applicazioni negli ultimi mesi hanno un minimo comun denominatore che e sta guidando gli sviluppi: lo streaming video. Oramai si passa la maggior parte del tempo a guardare filmati sulla Rete: e nei prossimi anni le cose non sembrano voler cambiare. Anzi.
Secondo alcuni dati raccolti da Cisco, il 70% del traffico Internet è prodotto dai video ed entro il 2020 questa statistica dovrebbe raggiungere il 90%. Non sono dati senza alcun fondamento teorico, anche Facebook ha affermato che nei prossimi anni sul social network i filmati la faranno da padrone facendo scomparire gli aggiornamenti di status testuali: se gli utenti vorranno comunicare qualcosa utilizzeranno un video.
Content Delivery Network
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Che cosa sono i CDN
Citando ancora una volta i dati di Cisco, si nota come i video dal 2005 ad oggi abbiano conosciuto una crescita continua: grazie a nuovi strumenti è stato possibile migliorare la qualità dello streaming video. Se nel 2005 i filmati rappresentavano solamente il 17% del traffico della Rete era dovuto al fatto che la qualità dei video era molto scadente (la risoluzione delle telecamere non si avvicinava minimamente al FullHD) e, inoltre, la visione del filmato non era continua. Molto spesso si era costretti a mettere in pausa e aspettare che il film si caricasse completamente. Ancora oggi in Italia, a causa di una velocità di connessione non molto elevata, si è costretti a dover aspettare qualche minuto prima di poter vedere completamente un video. Ma negli Stati Unite non è così. E gran pare del merito va anche ai Content Delivery Network, l’infrastruttura che ha cambiato notevolmente la fruizione dei contenuti della Rete negli ultimi anni. I Content Delivery Network non sono altro che computer collegati in Rete che snelliscono la distribuzione dei contenuti presenti su siti web, applicazioni e servizi di video in streaming. In pratica, per non appesantire il server, si ridistribuisce il lavoro tra i nodi della Rete. Tutte le grandi aziende dell’hi-tech utilizzano servizi di Contenr Delivery Network per assicurare la massima fruibilità e qualità del proprio materiale. Oramai oltre il 50% del traffico di Internet passa attraverso servizi di Content Delivery Network.
Come lo streaming video ha cambiato Internet
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Streaming video
L’utilizzo di servizi di Content Delivery Network è stato di fondamentale importanza per la crescita di aziende che lavorano nello streaming video: in questo modo hanno potuto assicurare in qualsiasi momento la disponibilità dei loro contenuti. Internet sta diventando troppo grande affinché le singole aziende possano garantire autonomamente la fruizione dei contenuti che mettono a disposizione. It has been calculated that in the United States, in the moments of greatest use of the Net, 40% of the traffic is carried out by Netflix, which uses Content Delivery Network services all over the world to satisfy the requests of the users.
What if the owners of the content also became the distributors?
If in the early 90s Content Delivery Network services were mainly provided by commercial companies, with the explosion of the Internet, companies like Google (owner of the streaming video service YouTube) had to start building the infrastructure they needed at home. Only the big companies that understood in advance how the Net would be transformed in the years to come have been able to survive and become market giants.
The creation of Content Delivery Network services has also improved the quality of videos: buffering (the action of loading data into the memory) has no longer created any kind of problem for users, who can now enjoy videos in complete peace of mind.
How the use of the Net will change in Italy
In Italy the impetuous growth of streaming videos has been a little less felt also because of a backward infrastructure that limits the speed of navigation. Nonostante tutti i limiti del caso e con una televisione generalista che la fa ancora da padrona (secondo gli ultimi dati del tredicesimo rapporto Censis il 97,5% degli italiani passa qualche ora della giornata davanti la tv), servizi come Netflix stanno riscuotendo un ottimo successo, favorito soprattutto dalla qualità dei contenuti che mette a disposizione e dalla diffusione delle smart tv che permettono di installare sul televisore applicazioni per lo streaming video.
Anche se con qualche anno di ritardo rispetto alla road map statunitense, anche in Italia i filmati diventeranno il core business delle aziende della Rete. Realizzare un filmato da mandare in Rete è diventato oramai semplicissimo. Basta uno smartphone e un po’ di buona inventiva: i telefonini montano fotocamere che permettono di registrare video con una risoluzione 4K da poter condividere immediatamente sui propri account social. Un cambiamento epocale anche pensando solamente a come eravamo dieci anni fa. I famosi quindici minuti di celebrità non si negano a nessuno.
Il ruolo dei social network
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Le dirette streaming su internet avranno sempre maggior importanza
Se i video in streaming diventeranno il 90% del traffico della Rete gran parte del merio è anche dei social network. Periscope, Facebook Live, Instagram, Vine, Snapchat, la defunta Meerkat, YouTube, sono solamente alcune delle applicazioni che negli ultimi anni hanno basato gran parte del loro successo sulla possibilità di effettuare delle dirette streaming o di caricare video del proprio matrimonio o delle vacanze. Il social network di Mark Zuckerberg, che sulle dirette video era arrivato leggermente in ritardo rispetto alla concorrenza, ha annunciato nuovi aggiornamenti per Facebook Live con la possibilità di effettuare la diretta streaming fino a un limite massimo di 4 ore. Practically as if they were two soccer matches one behind the other. Twitter, on the other hand, has made commercial agreements to stream live some NFL games, the American football league. And for the future, partnerships with other US sports or leagues cannot be excluded. Even YouTube is trying to change its nature, trying to become a hub where you can find quality content, replacing the TV set. We're talking about hypotheses of course, but they seem to be becoming more and more real.
What to expect in the future
The future of video streaming is inextricably linked to that of virtual reality. In fact, companies like Netflix have developed applications specifically for VR viewers: already now you can enjoy your favorite TV series with the support of virtual reality. But in the future the experience will be even more immersive: it will feel like you're really at the center of the scene and not just a fan. Users will be more and more hungry for quality content and for this reason Content Delivery Network services will play an increasingly important role in the distribution of videos.
The speed of the connection will make all the difference in the world: videos with higher quality and support for virtual reality need to be supported by a Network infrastructure worthy of the name. If the future of the Web is video, then the future of video is the future of building an infrastructure that allows for faster and faster speeds.